El Salvador è un piccolo Paese dell’America Centrale famoso per le spiagge sull’Oceano Pacifico, le zone adatte al surf e i panorami di montagna. La Ruta de Las Flores è una strada tortuosa che costeggia piantagioni di caffè, foreste con cascate e città come Juayúa, dove nei fine settimana si svolge un festival gastronomico, e Ataco, caratterizzata da vivaci murales. La capitale San Salvador, circondata da spettacolari vulcani, offre numerosi musei e il Teatro Nazionale.
La caffeicoltura ha alimentato l’economia del paese e modellato il corso della sua storia per più di un secolo. La produzione cominciò ad impennarsi rapidamente a partire all’incirca dalla metà del 1800, giungendo a fornire più del 50% dei ricavi dell’interoexport alla fine degli anni 1970; ha toccato il suo picco nel 1980 con un fatturato di oltre 615 milioni di dollari.
A causa delle turbolenze politico-economiche prodotte da una persistente situazione di guerra civile, situazione verificatasi nei primi anni 1980, l’industria del caffè ha combattuto per recuperare interamente la sua tradizionale preminenza e nel 1985 è riuscita a guadagnare all’incirca 403 milioni di dollari.
I rendimenti del “caffè verde”, una specialità salvadoregna, sono diminuiti in termini assoluti da 175.000 tonnellate nel 1979 a 141.000 nel 1986; una cifra corrispondente al 19% attribuibile direttamente ai minori investimenti provocati dalla guerriglia. Dal 2.000 l’industria è stata fortemente influenzata dall’aumento della concorrenza di altri paesi sul mercato mondiale, i cui chicchi meno costosi hanno prodotto un sensibile calo dei prezzi.